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Lobiettivo è ambizioso, ma realizzabile. Ci vorrà qualche anno, ma i risultati verranno. Si tratta di triplicare o, addirittura, quadruplicare la produzione di Extra Vergine a Denominazione di Origine Protetta Riviera Ligure.
Francesco Bruzzo, Presidente del Consorzio di Tutela, è consapevole della portata titanica del suo programma, ma allo stesso tempo sa di poter disporre delle energie necessarie purchè siano bene orientate e utilizzate al meglio.
Il primo passo è stata la firma di un accordo con tutte le categorie della filiera produttiva che consentirà ad una significativa parte dellattuale produzione di qualità di confluire nel Consorzio in modo da aumentare sensibilmente la quantità di prodotto certificato.
Sarà la qualità il segreto del successo. Bruzzo ne è convinto e punterà tutto su questo. I disciplinari della DOP sono molto più severi delle norme nazionali, ricorda, e da alcuni anni i prodotti di nicchia sono riusciti a bucare il mercato dei grandi marchi commerciali imponendosi grazie alla diversa qualità.
Tra non molto, un collarino adesivo identificherà ogni bottiglia di Extra Vergine DOP della Riviera Ligure. Ogni collarino avrà un suo codice alfanumerico e un indirizzo web. Questi dati consentiranno al consumatore di risalire tutta la filiera produttiva ed arrivare fino allolivicoltore e al frantoio che hanno prodotto lolio della sua bottiglia. Tutti gli uliveti che entreranno nel Consorzio saranno dunque identificabili con sicurezza e garantiti dal rigore dei disciplinari e dalle ferree leggi della DOP.
Stabilire uno stretto rapporto di fiducia con il Consumatore, ha sottolineato Bruzzo, è fondamentale nelle sfide di mercato e lo strumento migliore per vincere in queste sfide è la comunicazione più totale e trasparente possibile.

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