Anno 4 n. 66 - 4 Marzo 2004

LA TASSA PIU’ ODIATA DAGLI ITALIANI
Quasi come la Tassa sul Macinato

IL decreto del 27 Novembre 2003 del Ministero dell’Ambiente che fissa una tassa per il riciclaggio degli olii vegetali ad uso alimentare ci ha immediatamente richiamato alla memoria la famigerata tassa sul macinato.

Luglio del 1868. Il secondo governo Menabrea si inventa un balzello iniquo e praticamente ineludibile. Sarà ricordata come una tassa ingiusta e cinica perché colpisce gli strati più poveri degli appena nati cittadini italiani; grava su tutto quanto viene macinato per ottenere farine, dal grano alle ghiande. Ed avrà vita lunga. La sua abolizione sarà un cavallo di battaglia nel programma di governo Cairoli. E sono passati più di dieci anni!

Ma torniamo all’Olio alimentare da riciclare. Questi 3 euro e spicci a tonnellata che qualcuno (evidentemente i produttori) dovrà versare al consorzio di riciclaggio preoccupano molto le Associazioni Professionali e i rappresentanti dei Consumatori.

Di cosa si preoccupano? Dirà qualcuno. In fin dei conti, se la matematica non è un’opinione (vi risparmio i conteggi che ognuno può facilmente fare da solo) 3,09 euro a tonnellata incideranno di 3 o 4 millesimi di euro (0,003/0,004) per ogni bottiglia da 750 cc.

Di cosa si preoccupano???!!! Fanno più che bene a preoccuparsi!!! I pochi millesimi di euro all’origine si trasformeranno in qualche centesimo alla fine.

E anche questa volta a pagare sarà il Consumatore.

Camilla Francisci




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