Anno 4 n. 62 - 8 Gennaio 2004

ASSISTENZA E PREVIDENZA
Le precisazioni dell’Inps sulle categorie aventi diritto

Dop Lucca
Già dal 1200
disciplinato
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all’insegna
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Assistenza
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Le precisazioni
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Come specificato dal Direttore Generale Tomassini dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, l’Inps, il legislatore “ha provveduto a meglio definire la figura dell’imprenditore agricolo attraverso la indicazione dei contenuti sia delle attività tradizionalmente qualificate agricole sia delle attività ad esse connesse. In questo modo ha contribuito ad allargare la visione di una figura che nel tempo ha subito cambiamenti sostanziali e che vuole essere il più possibile in linea con il processo di ammodernamento dell’agricoltura nel nostro paese”.

Ai fini quindi di individuare i soggetti aventi diritto al “trattamento previdenziale ed assistenziale degli imprenditori agricoli”, l’Inps ha rielaborato tale definizione nella quale, ora, può rientrare anche l’attività agrituristica.

Nello specifico sono classificate nel settore agricoltura le attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali comprese le attività di acquacoltura in acque dolci, salmastre o marine.
Sono ugualmente classificate quali attività connesse quelle attività dirette:

alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione svolte da uno stesso imprenditore agricolo qualora i prodotti ottenuti provengano almeno per più del 50% dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento degli animali;

alla fornitura di beni e servizi che vengano svolte con l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata ( ma, per esempio, se l’imprenditore che coltiva fondi adibiti esclusivamente a frutteto dispone di una mietitrebbia non necessaria alla coltivazione del frutteto e la utilizza per fornire servizi a terzi, allora questa non sarà considerata un’attività connessa. Lo stesso vale per l’imprenditore che assume manodopera agricola per l’allevamento di animali, senza tuttavia occupare abitualmente e sistematicamente la stessa manodopera in tale attività ma utilizzandola per la fornitura di servizi a terzi);

alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, o di ricezione ed ospitalità (agriturismo) svolte con l'utilizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento degli animali e/o con l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata od anche laddove l’attività agrituristica venga svolta utilizzando lavoratori dipendenti assunti a tale scopo.

La qualifica di imprenditore agricolo riguarda anche le cooperative di imprenditori agricoli e loro consorzi quando tali organismi utilizzano per lo svolgimento delle attività prevalentemente prodotti dei soci o forniscono prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura ed allo sviluppo del ciclo biologico.





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