Anno 4 n. 62 - 8 Gennaio 2004

CODICE EUROPEO CONTRO IL CANCRO
Capitolo 3: Fai ogni giorno attività fisica

Bastano 30 minuti di ginnastica 3 volte alla settimana per abbassare il rischio di sviluppare il cancro. Si ritiene, infatti, che l’attività fisica riduca il rischio di cancro incrementando i livelli ematici di alcuni ormoni, riduca il grasso corporeo e potenzi il sistema immunitario. Effetto protettivo, questo, che è direttamente proporzionale al livello di attività fisica praticata.
La sedentarietà, al contrario, si legge nel World Health Report 2002, aumenta il rischio di cancro del 30%. Una ricerca pubblicata nel 1994 sul Journal of National Cancer Institute, condotta da Leslie Bernstein, epidemiologa della University of Southern California, ha messo in evidenza che le donne che conducono attività fisica hanno circa il 40% di possibilità in meno di ammalarsi di tumore al seno. Ogni volta che una donna ha le mestruazioni, infatti, gli estrogeni inducono le cellule del seno a dividersi e, secondo i ricercatori, maggiore è l'aumento di estrogeni nel corpo, maggiore il rischio di cancro al seno. L’attività fisica invece riduce proprio la quantità di estrogeni prodotti dall’organismo. La ricerca condotta da Bernstein ha scoperto, infatti, che le donne che fanno ginnastica per 4 ore alla settimana sono più protette contro il cancro di quelle che dedicano allo sport la metà del tempo.

In Europa, secondo l’Ufficio di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), un cittadino su 3 pratica uno sport. Stando ai dati del progetto Compass, uno studio pilota nato da un’iniziativa congiunta Coni e Uk Sport, condotto in 7 Paesi europei, il record spetta alla Finlandia, dove il 97% della popolazione maggiore di 16 anni si tiene in forma svolgendo sport o un qualche tipo di attività fisica, seguono la Svezia, con il 78%, l’Irlanda e la Spagna, entrambe con il 74%, la Gran Bretagna, con il 72%, e i Paesi Bassi, con il 63%. L’Italia, fanalino di coda, si attesta invece sul 28%.

In Italia, l’Istat, nel 2000, ha scoperto che il 19% della popolazione pratica sport in maniera costante, mentre il 14% fa passeggiate a piedi o in biciclette con cadenze settimanale e il 10% pratica sport in maniera saltuaria. Gli uomini risultano complessivamente più attivi delle donne (38% contro 30%), mentre rispetto al territorio la prevalenza a svolgere attività fisica decresce notevolmente dal Nord (39%) al Sud e isole (28%). È al Sud, infatti, che spetta il primato della sedentarietà: al primo posto la Sicilia seguita dalla Campania. Al Nord, invece, le regioni più attive, tra le quali spiccano il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e il Veneto.
L’atteggiamento degli italiani verso l’esercizio fisica sembra però migliorare: nel Monitor Biomedico 2003, il Censis sottolinea come il 65% del campione intervistato cerchi di fare attività all’aria aperta.

SEMAFORO GIALLO

“Sport e salute vanno a braccetto – afferma Giovanni Trapattoni, Commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio -, alleate per regalarci uno stato di benessere sia fisico che mentale. Un fisico allenato, infatti, si sa, è più resistente alle malattie e con una mente “in forma” possiamo trovare quell’energia e quella forza interiore utili per affrontare meglio anche altri aspetti della vita. Per esempio i nostri rapporti con gli altri, in famiglia, nell'ambiente di lavoro, nella società. Per piacere o per agonismo, quindi, è bene vincere la pigrizia e praticare, ciascuno nell’ambito delle proprie possibilità, una regolare attività fisica: ne esistono talmente tante che non sarà difficile trovare quella più adatta”.


* Rubrica realizzata per La Giornata Nazionale per la Prevenzione della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con il patrocinio del Ministero della Salute e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e con il contributo del Consorzio di Garanzia dell’Olio Extra Vergine di Oliva di Qualità.



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