Anno 5 n. 86 - 13 Gennaio 2005

COME SI VENDE UN OLIO DOP
Esperti a convegno per Terre di Siena

La Sala Convegni al quinto piano della Camera di Commercio con una vista strepitosa sui tetti di Siena è stata l’affollata sede del Convegno “Come si vende un Olio DOP” organizzato dal Consorzio per la Tutela dell’Extra Vergine Terre di Siena DOP.

Francesco Bonfio, presidente del Consorzio di Tutela, ha introdotto gli ospiti relatori sottolineando l’esigenza, avvertita dai produttori di Extra Vergine di Qualità, di distinguersi dai prodotti industriali che affollano gli scaffali della grande distribuzione.

Noto ed importante produttore vitivinicolo piemontese con interessi e vigne anche in Toscana, Angelo Gaja ha portato la sua lunga esperienza nel mondo del vino sottolineando le naturali affinità dei due settori e raccomandando di investire nella vendita e nei giovani, indicando percorsi di divulgazione che tengano in forte considerazione la rete della ristorazione italiana all’estero.

Nel suo ampio intervento, Gaja ha fatto anche riferimento ad un paio di produttori che vendono il loro Extra Vergine ha prezzi stellari invitando la platea a non considerarli dei folli, bensì degli apripista ai quali un giorno bisognerà essere grati.

Sullo scenario del mercato tedesco ha dettagliatamente riferito Eberhard Spangerberg, il cui punto di vista è stato quello dettato dalla sua professione: enotecario a Monaco di Baviera. Spangerberg ha sottolineato come in Germania il mercato dell'Extra Vergine sia ancora un mercato di nicchia e come, per il consumatore, sia difficile distinguere con esattezza le specificità dei diversi prodotti.

Conoscendo bene la realtà in cui opera e sulla base della sua esperienza, l’ospite tedesco ha precisato che il successo è affidato per il 70% alla qualità del prodotto che deve essere la più alta possibile, ma al contempo ha sottolineato l’importanza del rimanente 30% che deve essere fatto di cura ed efficienza della confezione, di una alta professionalità nella rete di distribuzione e di un’azione capillare e costante di approccio con il consumatore da parte di venditori capaci di illustrare le caratteristiche e le qualità del prodotto.

L’esperienza francese è stata illustrata da Kadri Kassir, della Maison de l'Huile di Parigi, distributore di Olio per tutta la Francia. Kassir ha cominciato col tracciare una sorta di linea di demarcazione geografica tra nord e sud della Loira collocando nella parte settentrionale la cultura del burro e in quella meridionale non certo una cultura prevalente dell’Olio, bensì una sua semplice, ma consolidata presenza. Illusorio sarebbe soppiantare il burro in un paese come la Francia dove un tale prodotto fa parte integrante della sua storia, ma è un fatto che milioni di famiglie francesi usano abitualmente l’Olio ed è un fatto che il loro numero sia in crescita.

Il relatore d’oltralpe ha ripreso l’aspetto toccato da tutti gli interventi: la necessità di formare personale preparato alla vendita ed ha aggiunto che è importantissimo utilizzare le suggestioni e le emozioni che solo l’Olio è capace di suscitare per il suo valore salutistico ed i suoi significati culturali.

Interessanti contributi sono venuti sia dalla ricerca dell'Associazione Vinarius sia dalla testimonianza di Cecilia Berrettini, dell'Antica Drogheria Manganelli che ha affrontato la questione dei dettagli del confezionamento. Etichette anche eleganti, ma scure non favoriscono l'acquisto; al contrario un elemento caratterizzante e impattante facilita il consumatore nella scelta.

La ricerca di Vinarius è stata presentata dal suo presidente Gigliola Bozzi Naviglio. I dati presentati ci dicono che meno del 10% dei clienti che comprano Extra Vergine nel circuito delle enoteche Vinarius chiede una marca specifica e meno del 40% richiede Olio di un territorio specifico. Indicazioni sintomatiche di una situazione che impone un intervento urgente.

Tra gli interventi del pubblico da segnalare quello del sig. Montorselli del Consorzio Chianti Classico DOP che ha posto l’accento sul grande lavoro da fare in termini di comunicazione per far comprendere al pubblico le profonde differenze tra un Olio di qualità e prodotti di infimo livello, mentre il sig. Bartolozzi della Vetreria Etrusca ha ribadito l’importanza della scelta di una confezione che sappia valorizzare al meglio sia la qualità sia la personalità del suo contenuto

Le conclusioni sono state tratte dall’Assessore Claudio Galletti che ha trattato il tema in chiave politica assicurando al Consorzio Terre di Siena e ai produttori presenti, l’attenzione che la politica deve agli operatori del settore.




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