Anno 5 n. 86 - 13 Gennaio 2005

LIBRI
Col cavolo di Luciana Littizzetto

"Care elise di rivombrose, aprite quelle orecchie da cavolfiore: bisogna farsene una ragione, la crisi della coppia segue curve inesorabili. I primi mesi si alza il desiderio e calano le mutande. Poi, col tempo, i movimenti si invertono: il desiderio cala e le mutande risalgono fin quasi alle ascelle. Mentre le dichiarazione d’amore cedono il passo alle dichiarazioni dei redditi. Finisce che a letto lei grida “Basta! Basta!” solo quando lui le schiaccia il nervo sciatico e il suo grande sogno diventa esclusivamente il collant infrangibile. Gli uomini intanto si rivelano fastidiosi come i peli in bocca, si rifanno i denti che sembrano il flauto di pan, quello che suonano i peruviani per strada, e nudi somigliano in maniera imbarazzante alla cartina dell’Africa. Dicono sempre più spesso che il telefonino non prende, come se anziché il ragioniere facessero lo speleologo, le rarissime volte che preparano la pastasciutta sporcano sette pentole, e se gli chiedete un consiglio su dove mettere il cerotto anticoncezionale in un attimo ve lo ritrovate sulla bocca, con loro soddisfatti di aver risolto due problemi con un gesto solo."

In principio furono le single frollate, sole come i gambi di sedano; poi le principesse sul pisello e la loro vita insieme a principi azzurri sbiaditi.

Adesso, come a chiusura di una mitica trilogia, è la volta delle crisi di coppia. Dei lui e delle lei che, innamorati sull’onda di un cavallone ormonale, si spannano gli occhiali e si scoprono vicendevolmente insopportabili.

A raccontare questa nuova spassosa galleria di situazioni e personaggi è una Littizzetto più che mai impietosa ed esilarante, che offre un ultimo irresistibile capitolo della sua divina commedia della femminilità.




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