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Stringere i tempi per lattuazione dellOCM olio
Tempi brevi per lattuazione della nuova OCM Olio attraverso i regolamenti nazionali attuativi: è quello che chiede lUnapol allattuale governo. I regolamenti, spiega il direttore nazionale Paolo Cipriani, sono infatti uno strumento importante per chiarire il ruolo dei produttori, gli aspetti dei nuovi oliveti impiantati ma non ancora produttivi, la titolarita' dei diritti tra affittuari e proprietari e altre questioni legate alla commercializzazione. Non dimentichiamo poi le novita' del recente decreto legislativo che impone procedure nuove per il riconoscimento delle organizzazioni dei produttori, anche in relazione a un incremento della produzione di olio che quest' anno raggiungera' le 800 mila tonnellate di olio di oliva, rispetto alle 550 mila riconosciute dall' Unione europea.
Olivicultura a rischio pensione
Il 70% circa degli addetti olivicoli italiani hanno un età che li avvicina alla pensione. Le politiche europee e nazionali dovrebbero incentivare i giovani ad investire nel comparto, i produttori ad associarsi per avere piu' peso nelle contrattazioni commerciali del loro olio. Invece partoriscono regole e norme complesse ed ingessanti che hanno un effetto scoraggiante. Lo ha detto Paolo De Carolis, presidente del CNO - Consorzio nazionale degli olivicoltori, commentando le prossime entrate in vigore dell'Organizzazione comune di mercato di settore e del decreto legislativo sulle organizzazioni dei produttori.
Città dellOlio: per la prima volta fuori dalla Toscana
Si terrà a Foggia il 9 Dicembre prossimo, lannuale convention nazionale dell'Associazione nazionale Citta' dell'Olio. Si trattà della prima volta in cui i rappresentanti dei circa 300 comuni affiliati si incontreranno fuori della Toscana, regione della sede nazionale.
Crisi di mercato: perplessa Confagricoltura
Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la firma da parte del ministro Alemanno del decreto sulle Crisi di mercato. Tuttavia esprime perplessità sulle modalità applicative della nuova legge, in particolare in merito alla verifica dei requisiti per la concessione dei benefici alle imprese agricole, che il decreto ministeriale rimanda alle Regioni, senza fornire loro una linea procedurale comune.
Irap: Coldiretti, leva fiscale per sostegno competitività
Stabilizzare la fiscalità in agricoltura è la condizione necessaria per sostenere la competitività delle imprese nel settore e per accrescerne le opportunità di sviluppo in un quadro di certezze. E quanto afferma la Coldiretti in occasione del tavolo dellincontro tra governo e parti sociali convocato a Palazzo Chigi per discutere della riforma dell'irap. Il contenimento degli oneri a carico delle imprese - conclude la Coldiretti - è un elemento determinante per il settore agricolo impegnato a valorizzare il Made in Italy in un contesto internazionale dove occorre fronteggiare lagguerrita concorrenza di importanti paesi emergenti.
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