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Gli ultimi numeri sul fatturato dellindustria italiana diffusi dallISTAT e relativi allo scorso mese di Febbraio confermano lo stato di crisi in cui versa la nostra economia.
Il dato allarmante riguarda più direttamente tutti quei prodotti che possono presentare quel valore aggiunto che si identifica con lespressione Made in Italy e che a livello mondiale rappresenta molto di più di un normale marchio di fabbrica.
Abbigliamento, tessuti, scarpe, mobili, gioielli denunciano flessioni espresse anche a due cifre percentuali.
Il settore agroalimentare è sicuramente una delle punte di diamante del Made in Italy e su questo scenario lExtra Vergine italiano primeggia da sempre sia per i suoi valori nutrizionali sia per quelli tradizionali e culturali. Purtroppo, sempre in riferimento alle cifre fornite dallistituto Superiore di Statistica, è proprio lOlio dOliva a denunciare la flessione maggiore rispetto ad altri settori dellagroalimentare.
Sono tutti dati in negativo: nelle bevande il calo è stato dell1,1%, va male anche la lavorazione del pesce con un meno 5%, lortofrutta soffre di più con un 8,4%, ma la maglia nera, come si diceva, va proprio allOlio in caduta del 12,2%.
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