Anno 4 n. 70 - 29 Aprile 2004

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Regione o non Regione, apre l’Oleoteca di Farfa

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“Fin dalla costituzione della Strada dell’Olio della Sabina, nel Dicembre 2001, avevamo espresso il desiderio di avere un’Oleoteca dedicata alla nostra produzione. Dopo appena due anni e mezzo, siamo riusciti a realizzare, grazie ad uno sforzo congiunto, questo nostro obiettivo e gettare le basi per un futuro modello di sviluppo legato alla cultura del paesaggio”. E’ pienamente soddisfatto l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Rieti, Mario Perilli, mentre commenta l’inaugurazione dell’Oleoteca regionale di Farfa nonostante l’ombra proiettata sull’evento dalle dichiarazioni del suo omologo alla Regione Lazio, Antonello Iannarilli.

A pochi giorni dall’appuntamento che ha aperto al pubblico l’Oleoteca, nello storico borgo dell’Abbazia di Farfa, in terra sabina, per la promozione degli Olii Extravergini laziali, Iannarilli ha infatti diramato un comunicato in cui si dichiara che “A tutela della attività dell'assessorato all'Agricoltura siamo costretti – pur rendendoci conto che probabilmente l'uso dell'aggettivo ‘regionale’ sia stato frutto di una svista - a diffidare la provincia di Rieti dall'utilizzare la dicitura ‘regionale’ per contraddistinguere le manifestazione organizzate sul territorio”. Infatti – continua il comunicato - qualsivoglia iniziativa svolta sotto il nome di ‘regionale’ è di esclusiva e piena titolarità della Regione Lazio.

Si avverte stupore ed evidente rammarico nella replica di Perilli, anche in veste di vice presidente della Provincia di Rieti. “Una serie di documentazioni, di atti e di prese di posizione in possesso di questo Ente, assunti nel corso di manifestazioni e convegni, da tre anni a questa parte, testimonia abbondantemente, se ce ne fosse il bisogno, il fatto che nella mia qualità di assessore all’agricoltura ho reso edotto da più tempo la Regione Lazio e lo stesso assessore Iannarilli del progetto dell’oleoteca regionale che era stato in più occasioni condiviso ed accolto favorevolmente dal responsabile della politica agricola della giunta Storace e con il quale i rapporti sono ottimi ed amichevoli. Nel Forum Provinciale sull’Agricoltura, tenutosi a Rieti il 27 ed il 28 Novembre 2002, si parlò a lungo del progetto di realizzazione di un’oleoteca regionale presso l’Abbazia benedettina di Farfa ed in quella sede non ci fu voce discorde”. Non per niente Perilli richiese poi, nel Gennaio 2003, uno stanziamento di 150mila euro da approvare nella legge finanziaria regionale.

La provincia di Rieti e la valle del fiume Farfa, come è stato ricordato all’inaugurazione, sono da sempre strettamente legate alla cultura dell’olivo. Come dimenticare il riconoscimento nel 1995 della prima Dop ad un extravergine italiano, la Sabina; il Museo dell’Olio di Castelnuovo di Farfa; la Strada dell’Olio della Sabina; il millenario ulivo monumentale di Canneto. L’Oleoteca, ideata su progetto degli architetti Sveva Di Martino, che ne è anche la direttrice, e Mao Benedetti, con i video allestimenti di Stefano Scialotti, costituisce naturalmente la vetrina degli Extravergini di ciascuna delle cinque province laziali (Roma, Latina, Viterbo, Frosinone e Rieti).

“La nascita dell’Oleoteca, grazie anche all’importante contributo della Fondazione Varrone-Cassa di Risparmio di Rieti - prosegue Perilli - corona un percorso iniziato vent’anni fà e coerentemente portato avanti dalle diverse amministrazioni di tutti i Comuni della Valle del Farfa. Possiamo dire davvero -amministratori, politici e tecnici- di aver realizzato un vero e proprio modello di sviluppo, destinato a durare nel tempo e che ha avuto il suo riconoscimento nella firma della “Carta di Farfa” da parte degli attuali sindaci dei comuni dell’area (Castelnuovo Farfa, Fara in Sabina, Frasso, Mompeo, Montopoli, Poggio Nativo, Salisano, Toffia), i quali definiranno tutti insieme il programma di lavoro per i prossimi dieci anni”.

“Noi salvaguardiamo l’interesse generale che è quello della promozione dell’olio extravergine Dop di tutto il Lazio, al di là se la nostra oleoteca si potrà fregiare ora, della qualifica di regionale, come noi auspichiamo o se lo potrà fare tra qualche mese, come noi fortemente ci auguriamo”.





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