Anno 4 n. 70 - 29 Aprile 2004

A GRANDE RICHIESTA L’AGENZIA NAZIONALE
Con Parma in Europa, un comitato rischia solo di farci fare brutta figura


A grande
richiesta
l'Agenzia
Nazionale
Con Parma
in Europa,
un comitato
rischia solo
di farci fare
brutta figura
leggi>>




IN BREVE
Europa...
Pac...
Spagna...
Più...
Allargamento...
leggi>>
Paolo Bedoni, presidente Coldiretti, torno sull’urgenza dell’istituzione di un’autorità nazionale alimentare. Con la prima riunione del Consiglio di Amministrazione a Parma, il 27 Aprile, e la firma a Palazzo Ducale dell'accordo tra la Repubblica Italiana e l'Autorità europea (AESA), si è infatti ufficializzato l’insediamento dalla sede provvisoria di Bruxelles a quella definitiva. Si tratta del primo atto giuridico, cui ne seguiranno altri, per rendere operativa l’Autorità che dovrà ora organizzarsi per la scelta degli edifici e dei terreni da utilizzare. Lo stesso Governo Italiano ha già stanziato 350 milioni di euro per potenziare infrastrutture e collegamenti. “L’agenzia – ha dichiarato il direttore esecutivo Geoffrey Podger - lavorerà per i consumatori e i cittadini europei”.

“Con la scelta di Parma è stato riconosciuto e valorizzato il primato italiano nella qualità e sicurezza degli alimenti - ha ribadito Bedoni - ma anche l’impegno di una città resa famosa nel mondo per prodotti come il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano che testimoniano l’importanza del legame con il territorio e il valore della componente agricola impiegata negli alimenti”.
“Dopo il successo politico si assiste ora ad una grave paralisi nella realizzazione di un appropriato sistema nazionale di controllo e di valutazione dei rischi”.

In una lettera in inviata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi insieme a Aiab, Slowfood, Legambiente, Confartigianato, Cna Alimentare, Adiconsum, Intesa Consumatori e Ancc Coop, la Coldiretti ha così evidenziato come risulti del tutto insoddisfacente l’accordo sull’istituzione di un Comitato nazionale per la sicurezza alimentare al quale sarebbe affidato il compito di indirizzo e coordinamento di tutte le attività tecnico-scientifiche in materia nonché di sviluppo di programmi di monitoraggio, sorveglianza, informazione e comunicazione.
“Non è ammissibile rinunciare ad una struttura nazionale con una propria autonomia e indipendenza scientifica e creare, in sostituzione, un corpo autoreferenziale alla pubblica Amministrazione, con evidenti fattori di intralcio burocratico, che la rendono incapace di svolgere, in modo efficiente e rapido, un’attività di natura tecnica con il massimo di autorità sul piano scientifico”.

“La scelta di Parma come sede dell’Autorità Europea è un risultato di grande rilevanza ed ora l’Italia - conclude Bedoni - ha ancora maggiore responsabilità nello svolgere un ruolo da protagonista nelle politiche comunitarie rivolte alla sicurezza alimentare ed ambientale per rispettare il deciso orientamento dei cittadini verso alimenti fortemente radicati con il territorio, senza Organismi Geneticamente Modificati (OGM), garantiti dal campo alla tavola e con informazioni trasparenti in etichetta”.

L’Autorità Europea è stata assegnata sia a Parma sia a Helsinki, con compiti diversi: la sede italiana si occuperà di qualità mentre quella finlandese avrà a che fare con la sicurezza alimentare. Attualmente l’Italia detiene il primato dei prodotti a denominazione con il 20% del totale europeo, tra cui la maggioranza degli olii extravergini dop ed igp (30 contro i 24 della Grecia, i 10 della Spagna, i 5 del Portogallo e i 4 della Francia).





© L’utilizzo dei testi e delle foto pubblicati su Oleoteca è autorizzato ai soli scopi
di divulgazione giornalistica e previa citazione chiara e visibile della fonte Oleoteca