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Paolo Bedoni, presidente Coldiretti, torno sullurgenza dellistituzione di unautorità nazionale alimentare. Con la prima riunione del Consiglio di Amministrazione a Parma, il 27 Aprile, e la firma a Palazzo Ducale dell'accordo tra la Repubblica Italiana e l'Autorità europea (AESA), si è infatti ufficializzato linsediamento dalla sede provvisoria di Bruxelles a quella definitiva. Si tratta del primo atto giuridico, cui ne seguiranno altri, per rendere operativa lAutorità che dovrà ora organizzarsi per la scelta degli edifici e dei terreni da utilizzare. Lo stesso Governo Italiano ha già stanziato 350 milioni di euro per potenziare infrastrutture e collegamenti. Lagenzia ha dichiarato il direttore esecutivo Geoffrey Podger - lavorerà per i consumatori e i cittadini europei.
Con la scelta di Parma è stato riconosciuto e valorizzato il primato italiano nella qualità e sicurezza degli alimenti - ha ribadito Bedoni - ma anche limpegno di una città resa famosa nel mondo per prodotti come il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano che testimoniano limportanza del legame con il territorio e il valore della componente agricola impiegata negli alimenti.
Dopo il successo politico si assiste ora ad una grave paralisi nella realizzazione di un appropriato sistema nazionale di controllo e di valutazione dei rischi.
In una lettera in inviata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi insieme a Aiab, Slowfood, Legambiente, Confartigianato, Cna Alimentare, Adiconsum, Intesa Consumatori e Ancc Coop, la Coldiretti ha così evidenziato come risulti del tutto insoddisfacente laccordo sullistituzione di un Comitato nazionale per la sicurezza alimentare al quale sarebbe affidato il compito di indirizzo e coordinamento di tutte le attività tecnico-scientifiche in materia nonché di sviluppo di programmi di monitoraggio, sorveglianza, informazione e comunicazione.
Non è ammissibile rinunciare ad una struttura nazionale con una propria autonomia e indipendenza scientifica e creare, in sostituzione, un corpo autoreferenziale alla pubblica Amministrazione, con evidenti fattori di intralcio burocratico, che la rendono incapace di svolgere, in modo efficiente e rapido, unattività di natura tecnica con il massimo di autorità sul piano scientifico.
La scelta di Parma come sede dellAutorità Europea è un risultato di grande rilevanza ed ora lItalia - conclude Bedoni - ha ancora maggiore responsabilità nello svolgere un ruolo da protagonista nelle politiche comunitarie rivolte alla sicurezza alimentare ed ambientale per rispettare il deciso orientamento dei cittadini verso alimenti fortemente radicati con il territorio, senza Organismi Geneticamente Modificati (OGM), garantiti dal campo alla tavola e con informazioni trasparenti in etichetta.
LAutorità Europea è stata assegnata sia a Parma sia a Helsinki, con compiti diversi: la sede italiana si occuperà di qualità mentre quella finlandese avrà a che fare con la sicurezza alimentare. Attualmente lItalia detiene il primato dei prodotti a denominazione con il 20% del totale europeo, tra cui la maggioranza degli olii extravergini dop ed igp (30 contro i 24 della Grecia, i 10 della Spagna, i 5 del Portogallo e i 4 della Francia).
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