Anno 4 n. 70 - 29 Aprile 2004

ETICHETTE SOSTANZIOSE
Cosa si può mettere e cosa no sull’etichetta

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Graziano Mura, nostro affezionato lettore nonché Ingegnere Responsabile Qualità di una Srl di prodotti agroalimentari si chiede se sia lecito utilizzare aggettivi che definisce ‘sensoriali’ per definire un Olio. L’ing. Mura fa riferimento al regolamento 1019 che, in effetti, qualcosa dice in proposito, ma è talmente interpretabile che su molte etichette troviamo definizioni che chiameremmo di “fantasia” senza tema di essere contraddetti.

In particolare il nostro lettore porta l’esempio del termine “robusto” o “delicato” e, sempre riferendosi al Regolamento UE, si chiede se esista una deroga per tali dichiarazioni.

Ing. Mura, lei solleva una questione che (ma questa è solo un’indiscrezione giornalistica) probabilmente a breve sarà affrontata a livello istituzionale. Non possiamo dire se questo accadrà presto o tardi, ma le assicuriamo che la questione sarà chiarita e la tendenza che ci è sembrato di cogliere è che sarà sempre più difficile usare sulle etichette termini di suggestione.

Robusto, Gentile, Leggero, Delicato, Vivace, ecc, sono aggettivi qualificativi che si adattano altrettanto bene ad un Olio o ad un cavallo. Non esiste, al momento, una norma che vieti il loro uso sia in un caso sia nell’altro. C’è solo da chiedersi se sia realmente questo quello che il consumatore vuole trovare sull’etichetta.
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