|
Dopo oltre un decennio di tendenza alla crescita, nel 2003 il mercato tedesco dell'olio di oliva ha fatto registrare una generale ritrosia agli acquisti da parte del consumatore. Il volume di vendite è infatti sceso a 38.023 tonnellate, pari ad un calo del 5,3%. Analogo landamento per il consumo pro capite, sceso a 0,503 litri.
Lo rende noto losservatorio dellICE, lIstituto italiano per il Commercio Estero, di Dusseldorf, secondo cui l'andamento è stato particolarmente sensibile per l'olio extravergine di oliva che ha totalizzato 33.345 tonnellate, ossia un -12,3%.
Per gli altri olii di oliva le cifre hanno mostrato invece un incremento, sia pure partendo da quantitativi nettamente più modesti.
Incontrastato dominatore è stato comunque il prodotto italiano, con una quota di mercato dell'87,7%, nonostante un calo del 10,6% delle forniture dall'Italia, scese a 33.275 tonnellate; in particolare ha dominato il segmento dell'olio extra-vergine di oliva, con 30.209 tonnellate, corrispondenti ad una quota di mercato dell'88,2%. A debita distanza è seguita la Spagna (3.201 tonnellate ma con un +49,3%).
Secondo lICE quasi l'80% dellolio di oliva è stato venduto dalla grande distribuzione nella fascia bassa di prezzo, tanto che i negozi discount hanno ampliato la loro quota di mercato, salita a ben oltre il 60%. Il segmento degli oli di oliva di qualità media e alta, che ha fatto registrare lievi cali delle vendite, dovrebbe ormai essersi attestato ad una quota di mercato del 5%.

|