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La raccolta di potature dei vigneti e degli oliveti, le nuove tecniche di pressatura ed imballaggio ed il conseguente recupero di biomassa per uso energetico sono stati i temi al centro della recente giornata dimostrativa organizzata dall'ARSIA, l'agenzia della Toscana per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura, con la collaborazione dellAzienda Agricola di Montepaldi dell'Università di Firenze. LArsia sta infatti sviluppando il progetto Bioenergy Farm per la coltivazione di biomasse agroforestali
e la realizzazione di un sistema aziendale autosufficiente sul piano della produzione energetica.
I dati regionali indicano infatti che tra le fonti energetiche rinnovabili la biomassa agroforestale rappresenta senz'altro la fonte più diffusa; attualmente in Toscana la superficie agricola erbacea si attesta sui 900mila ettari mentre la superficie forestale è pari a circa 1 milione di ettari. Da un'indagine conoscitiva condotta nell'ambito del PER (Piano Energetico Regionale) risulta una disponibilità potenziale annua di circa 805mila tonnellate di biomassa agro-forestale che però sono ancora sfruttate in modo marginale.
Ancora, l'Arsia, in collaborazione con le Regioni del centro Italia sta predisponendo il progetto Agriwoodheat con lo scopo di sviluppare tre modelli pilota di filiera legno-energia per la valorizzazione energetica delle biomasse legnose agricole. Sempre in questo ambito, l'Arsia ha partecipato alla fattibilità tecnica di due impianti pilota: un impianto di produzione di energia termica a biomasse legnose collegato ad una rete di teleriscaldamento a servizio di alcuni edifici pubblici del Comune di Monticiano (Siena); un progetto di valorizzazione energetica delle biomasse agricole per l'alimentazione di un impianto di cogenerazione, promosso dal Comune di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze).

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