Anno 4 n. 68 - 1 Aprile 2004

CONSIGLIO STRAORDINARIO PER LE OCM MEDITERRANEE
Nelle trattative il gioco a due dell'Italia e della Spagna con una Grecia in attesa


Consiglio
straordinario
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Nelle trattative
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Una quota disaccoppiata dell’80%, più il relativo 20% per l’aiuto accoppiato all’oliveto. E’ questa l’ultima ipotesi di cui si è parlato a Bruxelles durante il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura europei che il 22 e il 23 Marzo avrebbe dovuto licenziare i nuovi testi normativi per l’applicazione della riformata Politica Agricola Comune-PAC nel settore dell’Olio di Oliva. Voto che invece è stato rimandato a subito dopo Pasqua, con una sessione straordinaria del Consiglio Agricoltura.

La formula, come si è appreso da fonti dell’Unapol, sarebbe stata proposta dall’Italia e dalla Spagna che, insieme, si sarebbero in questo senso accordate, senza l’opposizione della Grecia né degli altri Paesi membri produttori. Secondo la stampa iberica, per la Spagna, che vorrebbe aumentare la propria quota finanziaria (si parla di circa 150 milioni di euro in più) ma che non incontra i favori né della Commissione né degli altri membri, aumentare la quota disaccoppiata sarebbe quindi la soluzione alternativa.

A conclusione del Consiglio, dove sono continuate le trattative per raggiungere un accordo di voto tra i 15 per l’approvazione di tutti i nuovi regolamenti delle OCM mediterranee (Olio, Tabacco, Cotone, Luppolo), Joe Walsh, ministro dell’agricoltura irlandese e presidente di turno del consiglio, ha dichiarato che ci sono “buone possibilità di arrivare ad un accordo nella sessione straordinaria del 19 e 20 Aprile a Lussemburgo”.

La decisione di posticipare il voto è dovuta anche ai recenti cambiamenti politici delle elezioni in Grecia ed in Spagna che hanno portato ad un avvicendamento dei governi (di centrodestra il primo e di sinistra il secondo), con il conseguente cambiamento dei ministri.

In particolare, secondo le nostri fonti, in Grecia l’orientamento non è del tutto chiaro. Il nuovo governo infatti, quando era all’opposizione, considerava la nuova PAC un “male necessario” la cui percentuale di disaccoppiamento doveva essere ridotta al minimo. Ora, con le pressioni dei produttori e delle loro organizzazioni, in special modo dell’Interprofessione dell’olio, la richiesta è per un disaccoppiamento dell’80%. In linea generale, anche la Grecia vuole il mantenimento del budget finanziario, un periodo transitorio maggiore (dal 2007 invece del Novembre 2004 n.d.r.), un periodo di riferimento per il computo dell’aiuto unico aziendale di quattro anni; è inoltre contraria alla rivalutazione normativa prevista nel 2009 insieme al primo rapporto valutativo della Commissione.





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