Anno 4 n. 68 - 1 Aprile 2004

CODICE EUROPEO CONTRO IL CANCRO
Capitolo 9: Segui i programmi di salute per la prevenzione

Dopo il cancro al seno, il cervico-carcinoma è la seconda forma tumorale più diffusa tra le donne al di sotto dei 50 anni, nonché la prima causa di morte per le donne tra i 35 e i 45 anni nei paesi in via di sviluppo, in cui questa neoplasia rappresenta il 25% di tutti i cancri femminili.
A causare il cancro alla cervice uterina sono degli agenti trasmessi per via sessuale: soprattutto i virus Hpv (virus del Papilloma Umano) di tipo 16 e 18, considerati ad alto rischio oncologico. Tuttavia, il cancro della cervice uterina è anche l’unica neoplasia guaribile al 100% se identificata nelle sue fasi iniziali: esso si sviluppa per gradi e giunge alla forma invasiva dopo 8-12 anni, restando per tanto tempo in silenzio, senza cioè provocare sintomi allarmanti. Preceduto, tuttavia, in questo lungo periodo di tempo, da lesioni precancerose di basso o di alto grado che solo il Pap Test può scoprire.

Grazie all’introduzione di programmi di screening di massa, la riduzione del cancro della cervice uterina nei Paesi del Nord Europa è stata dell’80%, mentre in Italia, negli ultimi anni, si è assistito ad una riduzione del 70% della mortalità, grazie soprattutto all’attivo impegno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Non certo a caso, il Piano Sanitario Nazionale, in accordo con le Linee guida della Commissione Oncologica Nazionale e con le “Racommendations on cancer screening in the European Union”, raccomanda di organizzare un programma di screnning ogni 3 anni, con invito personale tramite lettera e con offerta gratuita del Pap test alle donne di una determinata area geografica e della fascia di età a rischio (25- 64 anni).

Sono inoltre allo studio vari tipi di vaccini contro il cancro del collo dell’utero. Ricerche in vitro, realizzate nei laboratori dell’Università dell’Arkansas (Usa) in collaborazione l’Università di Brescia, e pubblicati nel 2002 sul New England Journal of Medicine, hanno mostrato che alcune cellule delle pazienti colpite da cervico-carcinoma opportunamente stimolate sono in grado di stimolare una risposta dell’organismo capace di uccidere le cellule neoplastiche. Ricercatori dell’ISS, dell’Enea e dell’Istituto Regina Elena di Roma, in uno studio pubblicato sul Cancer Research sono riusciti a realizzare una sostanza in grado di scatenare questa risposta e l’hanno somministrata a topi di laboratorio. Il risultato è stato incoraggiante: la maggior parte degli animali infatti non si è ammalata.

SEMAFORO GIALLO

“Ho avuto la fortuna di avere una madre che si è sempre preoccupata per me in tal senso – afferma l’attrice Martina Colombari -, che mi ha sempre spinto cioè a sottopormi regolarmente ad esami di prevenzione, tra cui il Pap test. E’ un esame di breve durata, che ci ruba poco tempo, che anzi può farci guadagnare del tempo in termini di anni di vita salvati, e che non procura alcun dolore. Meno impegnativo e meno fastidioso di una pulizia dei denti. Una cosa però è fondamentale: avere un buon rapporto col proprio ginecologo. Occorre andare da lui con assoluta tranquillità, mettendo da parte imbarazzi e vergogne infondate”.


* Rubrica realizzata per La Giornata Nazionale per la Prevenzione della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con il patrocinio del Ministero della Salute e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e con il contributo del Consorzio di Garanzia dell’Olio Extra Vergine di Oliva di Qualità.



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