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L'Epifania tutte le feste si porta via e agende, impegni, scadenze si riprendono gli spazi concessi per qualche giorno alla vacanza. Coldiretti e Confagricoltura mettono in fila le questioni dellEuropa agricola in sospeso, quelle da affrontare senza indugi ed ambedue guardano l'anno appena avviato come un momento di grande impegno, ma al contempo di grandi opportunità.
Entrambe le organizzazioni parlano di un ruolo di prima linea dell'agricoltura nel programma globale di ripresa e rilancio dell'intero sistema economico nazionale. Di fatto dal primo maggio 10 nuovi Stati Membri imporranno alla UE un radicale rimodellamento delle regole del gioco. Gli agricoltori dagli attuali 7 milioni diventeranno 11 milioni e sarà inevitabile uno spostamento dell'asse politico verso un'impronta più continentale che mediterranea.
Confagricoltura ricorda che a Marzo sono previste le decisioni del Consiglio dei Ministri dell'UE per la riforma dell'OCM dell'Olio d'Oliva e del tabacco. Una partita che per gli agricoltori vale più di un miliardo di euro e con la filiera del tabacco che rischia il tracollo con la perdita di oltre 100.000 posti di lavoro.
Per l'Olio d'Oliva - continua Confagri - sono necessari alcuni correttivi rispetto alle indicazioni della Commissione. Deve essere innalzata dal 60 al 90 per cento la percentuale dei trasferimenti assegnati direttamente ai produttori, riducendo così l'intervento dello Stato. E poi occorre una vera semplificazione burocratica ed una rinnovata politica a favore della qualità e del Made in Italy.
Su qualità, rispetto ambientale e difesa dei prodotti nazionali concentra la sua attenzione anche Coldiretti che oltre a mirare sul completamento delle riforme di mercato dei prodotti mediterranei e sull'attuazione al livello nazionale degli adempimenti previsti dalla PAC invita a raccogliere le sfide internazionali che verranno con l'allargamento europeo a 25 e a riprendere con spirito nuovo i negoziati sul commercio internazionale dopo il fallimento di Cancun.
Va ricordato, infine, che a Giugno gli europei rinnoveranno il loro Parlamento, un appuntamento che, pur in attesa di una Carta Costituzionale che tarda forse troppo, avrà una valenza ben superiore alle passate elezioni. Ne uscirà un'Assemblea con poteri maggiori in grado di condizionare, anche pesantemente, il Consiglio dei Ministri, un'Assemblea con più ampie ed incisive competenze proprio in materia agricola.

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