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Localizzare invece di globalizzare: è la proposta della Confederazione Italiana Agricoltori per il territorio nazionale che attraverso la sezione della Toscana presenta lidea di una denominazione Made in Tuscany.
Lagricoltura afferma la CIA Toscana - ha un ruolo determinate per la crescita della ricchezza e della qualità della nostra regione per quanto riguarda leconomia, lambiente, il territorio e la socialità. In Toscana lagricoltura si è affermata negli ultimi anni come uno dei motori strategici dello sviluppo. Il territorio rurale e le produzioni agricole di qualità della nostra regione, sono alla base dellimmagine del Made in Tuscany.
Secondo la federazione regionale, la crisi nazionale del comparto si sta ripercuotendo pesantemente anche sulle imprese toscane nonostante i risultati positivi conseguiti nel tempo su tutti i mercati, grazie alla qualità dei prodotti toscani.
Per alcuni comparti (vino, olio, cereali) essa sembra determinata da fattori di tipo congiunturale, legati a difficoltà di mercato; per altri settori (floricoltura, ortofrutta e zootecnia, con particolare gravità per il comparto ovino) si presenta di natura strutturale.
Il quadro negativo riguarda le principali produzioni tipiche e di qualità ed è determinato dal calo dei consumi e da una competizione più difficile a tutti i livelli. Una situazione che ha prodotto un preoccupante calo dei prezzi pagati alla produzione e del reddito degli agricoltori.
La proposta della CIA Toscana è quindi quella di convocare immediatamente un tavolo sulle emergenze per avviare un osservatorio sui prezzi ed individuare gli interventi mirati per i settori in crisi. Sottoscrivere poi un patto di politiche integrate che promuova sviluppo sostenibile creando nuove opportunità alle imprese, reddito per gli agricoltori, ricchezza economica e sociale per le aree rurali attraverso la multifunzionalità dellimpresa agricola in campo ambientale (tutela di: suolo, risorse idriche, biodiversità, paesaggio e produzione energetica).

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