Anno 5 n. 91 - 24 Marzo 2005

IL GRANDE EQUIVOCO
Le parole e il loro significato

Nella battaglia che vede l’Olio impegnato per la conquista di nuovi spazi di mercato, la strategia dominante punta sulla qualità.

E’ un’ottima scelta che darà sicuramente risultati positivi.

Il fatto è che non basta produrre Olii sempre più buoni e di elevata qualità.

Perché l’impegno e gli sforzi dei produttori siano premiati dalle scelte del pubblico è indispensabile che i consumatori siano correttamente e compiutamente informati su cosa è che fa la differenza tra un Olio e l’altro.

Allo stato attuale delle cose, il primo ostacolo che una campagna di informazione sulla qualità dell’Olio dovrà superare sarà quello di chiarire il significato di “Extra Vergine”.

Tutti gli addetti ai lavori sanno perfettamente che la dicitura “Extra Vergine” è semplicemente una definizione legata alla percentuale di acidità. E nientaltro.

Per il Consumatore, “Extra Vergine” è, invece, sinonimo di “Qualità”.

Intendiamoci bene, il suo non è un errore. E’ solo un equivoco. Un equivoco indotto innanzi tutto dal potere evocativo dei due termini e, in seconda battuta, un equivoco rinforzato dall’enfasi grafica con la quale i due termini vengono ospitati su ogni etichetta.

Personalmente siamo convinti che non sia stato un errore, fino ad oggi, etichettare gli Olii così come lo sono. Riteniamo, piuttosto, che quanti vorranno produrre “Qualità” dovranno pensare anche a modificare la comunicazione che passa attraverso le etichette.

Avete notato che sulle etichette dei grandi vini non appare mai la parola “vino”?


P.F.




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