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Se per il tabacco è stato un mezzo miracolo, per lOlio il varo della riforma sancito dal Consiglio dei Ministri dellAgricoltura Europei è un promettente trampolino verso un futuro fatto di qualità e soddisfazioni economiche per i produttori.
Il primo ad esserne convinto è lo stesso Ministro Alemanno che considera importantissima la possibilità di arrivare fino ad un disaccoppiamento del 100%, ma che è ancora più convinto che le misure in favore della qualità del prodotto e dellorganizzazione della filiera porteranno ad una positiva crescita del comparto e ad un significativo aumento del reddito per i produttori.
Punto di snodo tra la nuova normativa e la sua applicazione sul territorio saranno le Associazioni dei Produttori cui spetterà il ruolo di interprete principale nel favorire e divulgare programmi di valorizzazione della qualità dellOlio dOliva per i quali lEuropa metterà a disposizione 71,9 milioni di euro lanno.
Il Coordinamento Nazionale delle cinque Unioni Olivicole Italiane, tramite il suo portavoce e Presidente dellUnasco, Elio Fiorillo, ha espresso un cauto ottimismo sul ruolo delle Organizzazioni dei Produttori che saranno responsabili della gestione di tutti i progetti relativi alla qualità dellOlio dOliva, ma ha concentrato la sua attenzione su quello che sarà il delicato passaggio della trasformazione degli accordi in regolamenti di applicazione. Importante, dice Fiorillo, il significato intrinseco dellaccordo raggiunto perché premia il comportamento virtuoso delle Associazioni che comunque dovranno sicuramente rinnovarsi per far fronte al nuovo, mutato quadro normativo.
A Lussemburgo erano presenti, oltre a Fiorillo, anche i presidenti dellUnaprol Nicola Ruggiero, del Cno Paolo De Carolis, dellUnapol Giuseppe Ardito e dellAipo Giuseppino Santoianni.

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