Anno 4 n. 66 - 4 Marzo 2004

UN CORO DI PROTESTE
Per Alemanno la tassa è fuori luogo

Olio
esausto?
maltimento
anche per
quello
alimentare
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Un coro
di proteste
Per Alemanno
la tassa
è fuori luogo
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IN BREVE
Tassa...
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Il Decreto del Ministero dell’Ambiente che impone una tassa sull’olio d’oliva o di semi comunque destinato all’alimentazione, ha scatenato un vero e proprio pandemonio con reazioni vibrate e minacce di ricorsi alla magistratura.

Lo stesso Ministro Alemanno, a Verona per Fieragricola, ha commentato l’iniziativa del suo collega di partito
Matteoli dicendo che una tassa sull’Olio d’Oliva sarebbe ‘fuori luogo’ ed ha aggiunto che ne parlerà con Matteoli in occasione del prossimo Consiglio dei ministri sottolineando che il Ministro per l’ambiente non può firmare una legge del genere senza prima interpellare il Ministro delle Politiche Agricole.

COLDIRETTI, CIA e CNO, di cui riportiamo le posizioni non contestano neanche l’entità dell’imposta (in verità modesta) ma evidenziano le conseguenze e le ripercussioni sia sui consumatori sia sugli imprenditori.

Paolo Bedoni, Presidente di Coldiretti definisce ingiustificata la tassa. A differenza degli oli industriali o di quelli delle automobili, sottolinea, gli oli alimentari non generano rifiuti da riciclare con l’unica eccezione di una minima parte destinati alla frittura soprattutto nella ristorazione. La Coldiretti, annuncia il suo numero uno, è pronta a presentare ricorso al TAR del Lazio per chiedere l’annullamento, previa sospensione, del decreto del Ministero dell’Ambiente.

Per Massimo Pacetti, Presidente Nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori, questo contributo al consorzio di smaltimento si tradurrà in un aumento dei prezzi al consumo in un momento in cui l’olivicoltura nazionale ha bisogno di particolari attenzioni sia per i cambiamenti normativi allo studio di Bruxelles, sia per i pericoli derivanti da un vero e proprio assalto da parte dell’”olio-pirateria” sui mercati internazionali a danno della qualità e della tradizione italiane.

Anche Paolo De Carolis, Presidente del CNO, nel corso della manifestazione ”Olivicoltura valorizzare e sviluppare il patrimonio italiano” tenutasi a Roma e alla quale hanno partecipato più di mille produttori aderenti al Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, ha espresso la sua decisa opposizione al provvedimento giudicandolo pericolosamente dannoso per l’intero settore.




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