|
 |
La quarta edizione delle Giornate dellOlivicoltura che si è svolta ad Avetrana (Taranto) è stata una buona occasione per il Presidente Nazionale della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Massimo Pacetti per una esauriente, anche se sintetica, analisi a 360 gradi del comparto olivicolo nazionale.
La riforma dellOCM è sicuramente lobiettivo più pressante: E indispensabile fare presto ha detto Pacetti un primo importante passo è stato compiuto al Parlamento di Bruxelles. Ora bisogna completare lopera con la Commissione Europea per fare una riforma dellOrganizzazione Comune di Mercato Olio al passo coi tempi. E bisogna fare in fretta senza dimenticare che incombono le elezioni e che il tempo residuo per definire la riforma è poco.
Il Presidente della CIA ha ricordato che i problemi con gli spagnoli hanno rallentato non poco la trattativa: La verità ha spiegato è che gli spagnoli hanno raddoppiato la loro produzione e adesso non se la vedono riconosciuta ai fini dellaiuto. La loro richiesta era di aumentare molto le provvidenze comunitarie. Cosa irrealizzabile perché le competenze sono complessivamente quelle e una ridistribuzione sarebbe stata impossibile. E stata una battaglia politica durissima.
Per quanto riguarda il mercato, Pacetti ha indicato nella distribuzione e nella vendita lo scoglio da spianare: LOlio dOliva ha ricordato sconta la peculiarità di non essere un bene primario sui mercati internazionali e se non migliorano le condizioni economiche generali nei diversi paesi, tutto resta più difficile.
Limponente crisi economica che si vive globalmente da oltre due anni, però, non ha frenato un miglioramento nellexport perché: LItalia ha ricordato Pacetti vende più Extra Vergine e meno Oli di minor pregio e, in ogni caso, allestero, cè una buona immagine del prodotto nazionale e dellExtra Vergine in particolare.

|