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Porto di Monopoli, una quarantina di chilometri a sud di Bari.
Siamo nel cuore pulsante della Puglia prima regione produttrice di Olio.
A Monopoli non c'è solo il porto, c'è anche uno tra i più grandi ed importanti oleifici d'Italia; se un cineasta volesse imbastire un giallo, un thriller, una commedia, un film comico o d'amore sull'Olio, Monopoli sarebbe il posto giusto, la location ideale.
Deve averla pensata così anche Luigi Veronelli per la sua ultima iniziativa di denuncia e lunedì scorso (2 Febbraio), insieme a rappresentanti di associazioni ambientaliste, di movimenti, di politici e di un nutrito gruppo di sostenitori ha dato vita ad una manifestazione sul piazzale antistante il porto pugliese. Il culmine della manifestazione sarebbe stato in concomitanza con l'arrivo di una nave cisterna proveniente forse dalla Tunisia, forse dalla Grecia, forse da un altro paese del bacino del Mediterraneo, carica di Olio.
Ma di quale Olio? Probabilmente i documenti di accompagnamento avrebbero certificato che si trattava di Extra Vergine, ma i manifestanti erano lì a sostenere che quellOlio era , almeno, di dubbia origine e che i documenti se non falsi erano stati, almeno, manipolati.
Veronelli è stato più esplicito; senza mezzi termini e con il carisma e lautorevolezza che gli derivano da una prestigiosa storia professionale e personale ha ribadito la sua denuncia di sempre su quella che definisce la grande truffa del falso Olio dOliva ottenuto con miscele ignobili e propinato a consumatori indifesi e subdolamente ingannati da etichette ambigue, incomplete, inutili e fuorvianti e la nave che sarebbe apparsa allorizzonte da un momento allaltro ne sarebbe stata la prova ed i manifestanti erano pronti ad una qualche azione clamorosa, di quelle che obbligano i media a parlarne e a portare in piazza inganni, ingannatori e conniventi.
La nave, però, non è arrivata! Peccato! Uno smacco per i manifestanti? Un fallimento della mobilitazione?
Non direi. Anzi, probabilmente, potrebbe essere la prova che il comandante o il broker di quella nave, con quel suo carico, quel giorno hanno pensato che sarebbe stato meglio o scegliersi un altro porto o tornare indietro o, almeno, farsi un giro al largo aspettando che in porto si calmassero le acque.
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