Anno 5 n. 94 - 16 Giugno 2005

OGM CONTROLLI E POLEMICHE
Il caso del mais Monsanto e le prerogative dell’Agenzia di Parma

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Mon863, una sigla che dopo le rivelazioni di stampa dei giorni scorsi, ha assunto un suono inquietante.

Secondo indiscrezioni trapelate su una ricerca riservata della Monsanto che produce, appunto, il Mais transgenico Mon 863, le cavie da laboratorio nutrite con questo mais avrebbero presentato sintomi anomali e tali da richiedere un approfondimento rigoroso sui reali motivi di tali effetti.

L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare che ha sede a Parma, è entrata nell’occhio del ciclone ed è stata messa sotto accusa dalle associazioni ambientaliste e di consumatori europee perché ha comunque dato “via libera” al Mon863 in quanto gli elementi a disposizione non consentivano di fare altrimenti.

Il caso ha, comunque, evidenziato una lacuna nelle procedure di accertamento dell’Agenzia ed è per questo che il Ministro Alemanno al Consiglio Agricolo che si è tenuto lunedì 30 Maggio ha chiesto che le procedure Ue di autorizzazione di nuovi organismi geneticamente modificati (Ogm) dovranno poter disporre di valutazioni scientifiche di rischio più approfondite, verificate e indipendenti di quanto avviene oggi, mettendo l'Autorità europea di sicurezza alimentare di Parma (Efsa) in condizione di effettuare i test necessari in maniera autonoma rispetto ai dossier presentati dalle industrie produttrici.




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