Anno 5 n. 93 - 5 Maggio 2005

ABBIAMO LETTO PER VOI IN "FILO DIRETTO CON BRUXELLES"

Stabilite le quote per organizzazioni ed unioni dell’olio per la campagna 2004/2005

Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 15 aprile 2005 n.97 L - Regolamento (CE) n.567/2005 della Commissione del 14 aprile 2005 che fissa, per la campagna di commercializzazione 2004/2005, gli importi da versare alle organizzazioni di produttori di olio di oliva e alle loro unioni riconosciute a norma del regolamento n. 136/66/CEE del Consiglio.

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento n. 136/66/CEE del Consiglio, del 22 settembre 1966, relativo all'attuazione di un'organizzazione comune dei mercati nel settore dei grassi [1], in particolare l'articolo 20 quinquies, paragrafo 4,
considerando quanto segue:

(1) A norma dell'articolo 20 quinquies, paragrafo 1, del regolamento n. 136/66/CEE, una percentuale dell'importo dell'aiuto alla produzione è trattenuta per contribuire al finanziamento delle attività delle organizzazioni di produttori e delle loro unioni riconosciute. Per le campagne di commercializzazione dal 1998/1999 al 2004/2005, detta percentuale è fissata allo 0,8 %.

(2) A norma dell'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 2366/98 della Commissione, del 30 ottobre 1998, recante modalità di applicazione del regime di aiuto alla produzione di olio di oliva per le campagne di commercializzazione dal 1998/1999 al 2004/2005 [2], gli importi unitari da versare alle unioni e alle organizzazioni di produttori sono fissati in base alle previsioni relative all'importo totale da ripartire. Le risorse che si renderanno disponibili in ciascuno Stato membro grazie alla citata trattenuta dovranno essere adeguatamente ripartite tra gli aventi diritto.

(3) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato di gestione per i grassi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Per la campagna di commercializzazione 2004/2005, gli importi di cui all'articolo 21, paragrafo 1, lettere a) e b), del regolamento (CE) n. 2366/98 sono fissati come segue (le cifre si intendono milioni di euro - n.d.r.):

per la Grecia, rispettivamente 2,0 EUR e 2,0 EUR

per la Spagna, rispettivamente 4,5 EUR e 2,2 EUR

per la Francia, rispettivamente 0,0 EUR e 0,0 EUR

per l'Italia, rispettivamente 2,0 EUR e 2,2 EUR

per Malta, rispettivamente 0,0 EUR e 0,0 EUR

per il Portogallo, rispettivamente 0,0 EUR e 6,5 EUR

per la Slovenia, rispettivamente 0,0 EUR e 0,0 EUR.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 14 aprile 2005.
Per la Commissione
Mariann Fischer Boel
Membro della Commissione

[1] GU 172 del 30.9.1966, pag. 3025/66. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 865/2004 (GU L 161 del 30.4.2004, pag. 97).

[2] GU L 293 del 31.10.1998, pag. 50. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1432/2004 (GU L 264 dell'11.8.2004, pag. 6).



FONDI AGRICOLTURA EUROPEA (foto generica di soldi e di olivicoltura)

Saranno recuperati 277,25 milioni di euro. Italia in debito per l’olio


Commissione Europea - La Commissione Europea ha adottato una decisione che prevede il recupero di 277,25 milioni di euro indebitamente spesi dagli Stati membri nell’ambito delle sovvenzioni agricole. La decisione di procedere al recupero degli importi versati è motivata dall’inadeguatezza delle procedure di controllo o dal mancato rispetto della normativa comunitaria sulle spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento e del controllo della quasi totalità delle spese sostenute a titolo della politica agricola comune (PAC) e la Commissione da parte sua deve accertarsi che gli Stati membri abbiano correttamente utilizzato i fondi disponibili.

Con quest’ultima decisione verranno recuperati fondi dal Belgio, dalla Germania, dalla Danimarca, dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Francia, dall’Italia, dai Paesi Bassi, dal Portogallo e dal Regno Unito. I recuperi più consistenti sono i seguenti:

113,40 milioni di euro imputati alla Spagna, per gravi carenze nel sistema di controllo e frode generalizzata (rettifica del 100%, cioè recupero di tutti gli importi versati) nel settore del lino, per le campagne 1998/1999 e 1999/2000;
21,08 milioni di euro imputati alla Spagna, principalmente per gravi carenze nel sistema di controllo nel settore del lino, con una rettifica del 25% per le campagne 1996/1997 e 1997/1998, e nel settore della canapa, con una rettifica del 10% per le campagne 1996/1997 e 1997/1998 e del 25% per le campagne 1998/1999 e 1999/2000;
68,71 milioni di euro imputati all’Italia, nel settore dell’olio d’oliva, principalmente per il superamento del limite fissato alla produzione effettiva di olio d’oliva nelle campagne 1998/1999 e 1999/2000;
25,36 milioni di euro a carico della Grecia, nel settore dei seminativi, principalmente per carenze nei controlli della regolarità delle domande.

Nell’ambito del FEAOG (Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia), sezione “garanzia”, gli Stati membri hanno la quasi completa responsabilità dei pagamenti nonché della riscossione di contributi e di recuperi di qualsivoglia pagamento indebito.
La procedura di liquidazione dei conti prevede che la Commissione accerti, principalmente attraverso ispezioni in loco, che gli Stati membri abbiano utilizzato correttamente i fondi messi a loro disposizione dal FEAOG. La Commissione organizza ogni anno oltre 200 ispezioni a livello degli Stati membri.
Quando - malgrado gli sforzi compiuti - la Commissione constata che le procedure di controllo di uno Stato membro sono insufficienti o che non rispettano le regole comunitarie, essa decide di recuperare presso lo Stato membro in causa l’importo indebitamente speso. Se i sistemi attuati da uno Stato membro risultano insoddisfacenti, la Commissione rifiuta di finanziare in tutto o in parte le spese di cui trattasi.



Fondi UE: al quarto posto l’Italia

Estratto ANSA del 21 Aprile - L'Italia si piazza al quarto posto nella graduatoria dei Paesi che maggiormente hanno beneficiato degli aiuti da parte della Ue per la politica agricola (12,4% del totale). E' quanto emerge dal referto annuale della Corte dei Conti che ha analizzato sia la realizzazione nel corso del 2003 della Politica Agricola Comunitaria sia le irregolarita' e le frodi a danno del bilancio comunitario. Cosi', nonostante l'Italia sia uno dei Paesi con maggiore attivita' agricola, per quanto riguarda gli aiuti provenienti dalla Ue viene superata da Francia, Spagna e Germania, collocandosi al quarto posto. Va meglio, invece, sul fronte degli aiuti finalizzati alla politica di coesione economica e sociale: l'Italia si posiziona al secondo posto, dopo la Spagna (nel precedente esercizio era quinto)



Disoccupazione in salita a Marzo

Estratto ANSA del 3 Maggio - Il tasso di disoccupazione di Eurolandia e' salito a marzo, su base destagionalizzata, all'8,9% della forza lavoro, rispetto all'8,8% di febbraio (rivisto al ribasso dall'8,9%) e all'8,8% di marzo 2004. Lo rende noto oggi Eurostat. I tassi di disoccupazione piu' bassi sono stati registrati in Irlanda (4,3%), Lussemburgo (4,5%) e Austria (4,6%), mentre quelli piu' elevati si sono avuti in Polonia (18,1%), Slovacchia (15,9%), Grecia e Spagna (10,2%). In rapporto all'Italia Eurostat cita il dato di dicembre 2004, pari all'8%, un livello inferiore alla media dell'Ue-12 e dell'Ue-25 (8,9%).



Ue, prevenzione delle catastrofi

Estratto AIOL, Ministero Politiche Agricole del 26 Aprile 2005 - Con l'obiettivo di rafforzare la capacità d'intervento dell'Ue in seguito alle catastrofi (esigenza accentuata dal devastante maremoto che ha colpito il Sud-est asiatico lo scorso 26 dicembre) la Commissione europea ha adottato, lo scorso 20 aprile, alcune proposte relative ad un pacchetto di misure specifiche finalizzate - come chiarito da Benita Ferrero-Waldner, commissario responsabile dell'assistenza esterna e della politica europea di vicinato - ad aiutare l'Ue a gestire in maniera rapida ed efficiente la ricostruzione nella fase post-crisi.
I tre elementi essenziali prevedono innanzitutto la creazione di nuove squadre di valutazione e pianificazione incaricate di migliorare l'efficacia degli aiuti di lungo termine che dovrebbero essere inviate nei primi giorni successivi ad una crisi per avviare la pianificazione degli aiuti di lungo termine una volta completate le operazioni umanitarie più urgenti; la creazione di unità nazionali per la risposta della Ue alle gravi catastrofi e il miglioramento dell'addestramento a livello europeo; il potenziamento del sistema di erogazione degli aiuti umanitari attraverso il raddoppiamento degli esperti ECHO presenti sul campo (esperti dei principali settori legati ai soccorsi e agli aiuti umanitari) e la loro organizzazione in squadre multisettoriali di intervento rapido nonché il miglioramento del sistema di interoperabilità tra UE, ONU e le strutture della Croce Rossa.
Stanziamenti per 450 milioni di euro sono già stati impegnati dalla Commissione per sostenere il pacchetto di proposte; 103 milioni di euro sono stati impegnati per gli aiuti umanitari e 350 milioni di euro sono stati invece programmati per gli interventi di ripristino e ricostruzione



Costituzione europea: referendum francese

Estratto dall’Agrapress del 27 Aprile - Jean-Michel Lemetayer, presidente della Federazione Nazionale dei Sindacati Agricoli (FNSEA), ha rivolto un forte appello agli agricoltori affinchè al referendum sulla Costituzione europea "pesino bene il significato del loro voto perche' il risultato del 29 maggio avra' effetti che oltrepasseranno le nostre abitudini, le nostre paure e le nostre funzioni". Lemetayer si è vigorosamente espresso in favore della costituzione.



Cooperative agricole su sviluppo rurale

Estratto dall’Agrapress del 29 Aprile - Le associazioni delle cooperative agricole plaudono alla decisione della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo  di approvare un emendamento alla riforma del regolamento sullo sviluppo rurale che prevede aiuti per "qualsiasi forma associativa di produttori". Lo ha detto il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni, a nome del Coordinamento fra le organizzazioni delle cooperative agricole (Fedagri-Confcooperative, Lega Coop Agroalimentare, Unci, Ascat e Agci Sistema Agro Ittico Alimentare). "A nostro avviso - fa notare Bruni -  la norma consente alle cooperative di ricevere il sostegno comunitario, indipendentemente dalla loro dimensione cosi' come ripetutamente da noi chiesto”.



Lotta alle frodi

Estratto AIOL, Ministero Politiche Agricole del 28 Aprile 2005 - Si è svolta a Londra la Settima Conferenza europea sulle comunicazioni antifrode organizzata dall'Olaf e dal Serious fraud office. Rappresentanti dei 25 Stati membri e dei Paesi candidati, cinquanta delegati dei servizi di Polizia, delle dogane, dell'amministrazione fiscale e dei servizi investigativi di tutta Europea si sono riuniti per ottimizzare lo scambio delle informazioni, confrontarsi sulle esperienze e rilanciare la cooperazione europea nella lotta contro le frodi comunitarie rimarcando l'importanza della comunicazione pubblica come mezzo preventivo.




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